L'interpretazione, la possibilità dell'interpretazione è l'antidoto al fondamentalismo, alla cristallizzazione di una Legge immutabile. Il diritto non è sinonimo di Legge totalitaria e fondamentalista, anzi del diritto fa parte integrante l'interpretazione. Il che implica che c'è spazio per interpretazione anche nell'Islam e nelle leggi di Manu. Purché non si tocchi il presupposto trascendente, ossia i cinque pilastri o l'ambito alaukika/prescrittivo del Veda. I quali poi possono e forse debbono essere interpretati in senso non relato al saeculum.